Molto interessanti appaiono i risultati di uno studio italiano che è riuscito a individuare le aree del cervello il cui funzionamento potrebbe spiegare la tendenza alla spiritualità e l’attitudine dell’uomo a superare i confini spazio-temporali del corpo.
Fanno parte del gruppo di ricercatori Salvatore Maria Aglioti, del quale ho avuto il piacere di seguire le lezioni del corso di “neuropsicologia del linguaggio”, insieme a Cosimo Urgesi e Franco Fabbro, in collaborazione con Miran Skrap .
Gli scienziati si sono preoccupati di individuare il legame diretto fra attività cerebrale e spiritualità, concentrandosi su un tratto, noto come auto-trascendenza (ST), che si ritiene possa essere preso come misura del sentimento del pensiero e dei comportamenti spirituali nell’uomo.
L’auto-trascendenza riflette una riduzione del senso di sé a favore della capacità di identificarsi come parte integrante dell’universo come un tutto.
A questi due link un’esauriente descrizione dei risultati della ricerca
Da questa ricerca emerge come le riflessioni di Carl Gustav Jung fossero già in sintonia con i risultati della stessa. Jung parlava infatti di “funzione religiosa” e la riteneva una facoltà naturale nell'uomo con la stessa forza dell’istinto sessuale o dell’aggressività, spiegando anche il motivo per cui certi individui si liberano della propria nevrosi semplicemente riprendendo le pratiche della propria religione, questa sarebbe inoltre la ragione per cui la salute mentale delle persone anziane è migliore tra coloro che hanno una fede religiosa.
Per Jung la religione è un archetipo presente nell'inconscio collettivo, un archetipo dai confini incerti infatti fra le persone che egli definisce religiose alcune sono credenti, altre hanno una mentalità religiosa senza saperlo e in ultimo ci sono coloro che a livello conscio sono contrari alla religione ma che, in certe circostanze, sono soggetti a un’esperienza archetipica religiosa.
Rolando Toro, creatore del Sistema Biodanza, considerava la trascendenza come uno dei cinque potenziali umani innati che si sviluppano in relazione all'ambiente.
Per Toro la trascendenza ha un’origine biologica e un’infrastruttura istintiva in quanto la ricerca di armonizzazione con la natura nella sua totalità è una funzione organica che culmina con l’esperienza suprema di identificazione con l’universo.
Sempre secondo Toro l’impulso mistico è viscerale, e tale esperienza provoca delle profonde modificazioni organiche ed esistenziali. (R.Toro – 2000)
Riccardo Cazzulo
Riccardo Cazzulo
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